Infatti l'ispirazione cristiana è il fulcro della qualità nella nostra scuola materna.
La scuola materna autonoma di ispirazione cristiana riconosce nella famiglia il contesto educativo primario per il bambino. Pertanto essa:
- Collabora, alla realizzazione di un comune progetto educativo, individuando nei fondamenti valori cristiani, nella programmazione dell’azione educativa, e nella progettazione dell’attività didattica i punti di forza e del rapporto;
- Interagisce con la famiglia in forme articolate di collaborazione per la piena affermazione del significato e del valore del bambino-persona;
- Favorisce un clima di dialogo, di confronto e di aiuto nel rispetto delle reciproche competenze;
- Ritiene preminente la centralità del bambino, il rispetto per la sua identità, promuovendone lo sviluppo attraverso la risposta attenta e puntuale a tutte le sue esigenze materiali e culturali, psicologiche e spirituali;
- Interpreta la complessità delle esperienze vitali del bambino diventando ponte ideale tra la casa e il mondo, senza mai sostituirsi alla famiglia;
- Richiede la collaborazione del padre e della madre all’atto dell’inserimento del bambino nella scuola;
- Sollecita incontri occasionali con le famiglie e ne promuove altri in modo sistematico, allo scopo di consentire uno scambio di informazioni;
- Favorisce l’accoglienza “personalizzata” del bambino creando un clima sereno adatto a rendere meno traumatico il momento del distacco;
- Adotta particolari strategie per favorire l’integrazione di tutti i bambini nel nuovo contesto educativo e l’instaurazione di corretti rapporti con i coetanei e gli adulti;
- Considera con discrezione, rispettosa comprensione e solidarietà le situazioni familiari difficili socialmente, culturalmente ed economicamente precarie presenti;
- Esplicita la propria offerta formativa globale, gli interventi didattici, le strategie metodologiche, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione del processo evolutivo del bambino, mediante incontri con tutti i genitori e, qualora risultino eletti o designati con i rappresentanti di sezione;
- Chiede ad entrambi i genitori collaborazione continua e costante in un rapporto di reciproca lealtà per garantire coerenza all’azione educativa.
- Sensibilizza la famiglia affinché lo svolgimento di particolari momenti della vita scolastica, quali ricorrenze e incontri festosi, avvenga in forma di partecipazione attiva, discreta, rispettosa della tranquillità dei bambini e del loro inalienabile diritto di “star bene a scuola”;
- Organizza incontri di formazione con specialisti delle scienze dell’educazione per affrontare e approfondire tematiche relative all’impegno educativo comune;
- Offre ai genitori l’opportunità di consultare enciclopedie, libri e riviste, opuscoli e materiali audiovisivo per facilitarli nell’affrontare situazioni particolari connesse col processo di crescita del bambino;
- Prevede il coinvolgimento nella vita scolastica anche di figure parentali diverse dai genitori per favorire lo sviluppo di una personalità affettivamente equilibrata;
- Promuove l’integrazione scolastica per i bambini portatori di handicap mediante una metodologia educativa che armonizza l’assetto organizzativo della scuola con le caratteristiche individuali del soggetto in difficoltà;
- Favorisce, in presenza di situazioni ambientali multiculturali e plurietniche, l’inserimento di bambini appartenenti a culture, razze e religioni diverse facendo leva sui punti di incontro tra le specifiche esigenze e il progetto educativo della scuola.